Biagio Marin, Paese mio
Paese mio,
piccolo nido e covo di gabbiani,
posato leggero su di un dosso biondo,
per te di canti ne farei un mondo
e mai non smetterei di cantarli.
Per te questi canti, perché ti incoronino
come un volo di nuvoli mattutini
e uno solo sulla fossa della nonna mia
tutta coperta di alti rosmarini.
Mein Dorf
Mein Dorf,
der Silbermöwen Höhle, süßes Nest,
leichthin gelegt auf einen gelben Rücken,
mit meinen Liedern will ich dich beglücken,
und ewig klingen soll mein Liebesfest.
Dir gehören diese Lieder, dich zu krönen
mit den Schwärmen morgenfrohen Chors,
am Ahnengrab allein mit Klagetönen
zu küssen Lippen meerbetauten Flors.